CREARE CONNESSIONI PROFONDE CON LA NATURA PER MIGLIORARE BENESSERE E QUALITÀ DELLA VITA NEGLI AMBIENTI INTERNI.
Per comprendere l’ascesa del design biofilico tra architetti e designer, è essenziale capire cosa significhi “biofilia”. Il termine, coniato dal biologo Edward Osborne Wilson nel 1984, descrive l’innata tendenza umana a cercare connessione con la vita e i processi naturali. Questa inclinazione profonda si traduce in un bisogno fondamentale: essere in contatto con la natura.
L’interior biophilic design risponde a questa esigenza creando spazi che promuovono il benessere, la salute e la produttività, attraverso una connessione sia visiva che non visiva con l’ambiente naturale.
Le connessioni visive comprendono elementi immediatamente percepibili come piante, materiali naturali e viste su paesaggi esterni. Forme, colori e texture ispirate alla natura arricchiscono ulteriormente l’esperienza sensoriale. Le connessioni non visive, invece, coinvolgono illuminazione naturale, ventilazione, profumi e texture che stimolano sensazioni primitive, creando un legame profondo e multisensoriale con la natura.
Integrare il design biofilico negli ambienti quotidiani aiuta a ritrovare un equilibrio perduto in un contesto sempre più urbanizzato e tecnologico. Tra i principali benefici troviamo:
Il design biofilico è più di una tendenza: rappresenta una risposta alle necessità primarie dell’essere umano.
Attraverso un approccio multisensoriale, questo stile progettuale permette di riconnettersi con la natura, migliorando qualità della vita, salute e produttività. In un mondo in cui l’urbanizzazione rischia di allontanarci dalle nostre radici, il design biofilico offre una soluzione concreta per ritrovare armonia e benessere.
To understand the rise of biophilic design among architects and designers, it is essential to grasp the meaning of “biophilia”. The term, coined by biologist Edward Osborne Wilson in 1984, describes the innate human tendency to seek connections with life and natural processes. This deep inclination translates into a fundamental need: being in contact with nature.
Interior biophilic design addresses this need by creating spaces that promote well-being, health, and productivity through both visual and non-visual connections with the natural environment.
Visual connections include immediately perceivable elements such as plants, natural materials, and views of outdoor landscapes. Shapes, colors, and textures inspired by nature further enrich the sensory experience. Non-visual connections, on the other hand, involve natural lighting, ventilation, scents, and textures that stimulate primal sensations, creating a profound, multisensory bond with nature.
Incorporating biophilic design into everyday spaces helps restore a lost balance in an increasingly urbanized and technological context. Key benefits include:
Biophilic design is more than a trend; it represents a response to the primary needs of human beings.
Through a multisensory approach, this design style enables reconnection with nature, improving quality of life, health, and productivity. In a world where urbanization risks alienating us from our roots, biophilic design offers a tangible solution for restoring harmony and well-being.