LA RASSEGNA DI TEATRO BRILLANTE, DA NOVEMBRE A MARZO AL TEATRO NUOVO, SEGNA IL RITORNO ALLA NORMALITÀ DI SEMPRE CON LA VOGLIA DI SORRIDERE
La ventiquattresima edizione della rassegna Divertiamoci a Teatro organizzata dal Teatro Stabile di Verona tornerà dal 15 novembre 2022 al 24 marzo 2023 Un’edizione attesissima che col solito, gradito richiamo al “divertimento”, segna, con i suoi otto spettacoli, il ritorno alla normalità di sempre.
La quarta opera in cartellone (dal 20 al 23 dicembre) è “Scusa sono in riunione… ti posso richiamare?” di Gabriele Pignotta che, oltre a esserne l’autore e il regista, ne è il protagonista insieme a Vanessa Incontrada.
Lo spettacolo è prodotto da a.ArtistiAssociati. Al centro di questa “commedia degli equivoci” l’ossessione della visibilità e la mania di primeggiare a tutti i costi.
A inaugurare il 2023, dal 10 al 13 gennaio, Natalino Balasso col suo “Dizionario Balasso (colpi di tag)”, divertente excursus nel mondo contemporaneo dove le parole diventano “tag”, dove ogni concetto è una scatola chiusa di cui leggiamo solo l’etichetta: il tag.
Nel quattrocentesimo anniversario della nascita Molière, troviamo in cartellone (dal 17 al 20 gennaio) “Le preziose ridicole” con Benedicta Boccoli, Lorenza Mario e Stefano Artissunch.
Liberamente tratta da Molière, la commedia si avvale dell’adattamento e della regia dello stesso Artissunch ed è ambientata nel mondo dell’avanspettacolo in una Roma degli anni Quaranta durante la guerra.
La rassegna prosegue (dal 7 al 10 febbraio) con una produzione della Pirandelliana: “Trappola per topi”, l’intramontabile capolavoro di Agatha Christie entrato nel Guinness dei primati per essere rimasto in cartellone nello stesso teatro, il New Ambassadors di Londra, ininterrottamente dal 1952 fino al febbraio 2020 quando il Covid-19 costrinse i teatri alla chiusura.
Con la regia di Giorgio Gallione ne è protagonista Lodo Guenzi, conosciuto dal grande pubblico come componente del trio “Lo stato sociale” che arrivò secondo al festival di Sanremo del 2018.
Dal 7 al 10 marzo il penultimo appuntamento della rassegna: “Arlecchino muto per spavento”, spettacolo ispirato al canovaccio del Settecento Arlequin muet par crainte di Luigi Riccoboni del 1717.
In questo raffinato omaggio alla Commedia dell’Arte a interpretare Arlecchino è Marco Zoppello che cura anche la regia.
Accanto a lui Sara Allevi, Marie Coutance, Matteo Cremon, Anna De Franceschi, Pierdomenico Simone, Michele Mori, Stefano Rota e Maria Luisa Zaltron.
A chiudere la rassegna (dal 21 al 24 marzo) è “Tre uomini e una culla”, versione teatrale dell’omonimo film di Coline Serreau del 1985.
Nei panni dei tre inveterati scapoli parigini Giorgio Lupano, Attilio Fontana e Gabriele Pignotta che firma la regia. “Film di una donna sugli uomini rivolto specialmente alle donne” lo definì il Morandini sottolineando (da allora sono passati quasi quarant’anni) quanto fosse divertente vedere tre uomini alle prese con pannolini e biberon.
(Agnese Ceschi)