ALCUNE DELLE PIÙ BELLE VILLE IN STILE LIBERTY A VERONA SONO STATE COSTRUITE NEI PRIMI DECENNI DEL NOVECENTO E ABBELLISCONO ANCORA OGGI ALCUNI QUARTIERI CITTADINI
Se ci si trova a passeggiare a Verona tra le vie dei quartieri a ridosso del centro storico come Borgo Trento, Borgo Venezia, Borgo Milano e Borgo Roma, è impossibile non notare qua e là alcune ville dallo stile e dal carattere retrò, che si distinguono da quelle più contemporanee o moderne, ma dal fascino ineguagliabile. Sono le ville Liberty di Verona, edifici residenziali costruiti nei primi decenni del Novecento, di cui la nostra città può fregiarsi, in quanto notevoli e preziose testimonianze di un “Epoca d’oro”, la Belle Epoque.
“A Verona lo stile Liberty è principalmente testimoniato dalle costruzioni sorte nei nuovi quartieri edificati esternamente alla cortina difensiva nei primi anni del Novecento in seguito alla estensione territoriale della città. Il periodo dei primi anni del Novecento era quello che in Italia e a Verona maggiormente si sviluppava lo stile Liberty che entusiasmava” ci spiega Giovanni
Luigi Lugoboni, autore del libro Dimore Liberty a Verona
I terreni di Borgo Trento, della Campagnola, la piccola campagna tra la sinistra Adige e la collina, avevano fatto parte del latifondo Malaspina, erano stati acquistati dalla società di Luigi Trezza; detta società con varie successive fasi di lottizzazione ha venduto i singoli lotti anche con l’intento di creare una gradevole ed entusiasmante città giardino costellata di affascinanti
villini edificati in stile Liberty. La maggior parte di queste nuove costruzioni sono state progettate da importanti architetti-ingegneri veronesi, quali Ettore Fagiuoli, Francesco Banterle, Italo Mutinelli, Alfonso Modonesi, Marcello Tommasi e altri ancora, professionisti che hanno seguito le orme che in precedenza aveva lasciato il grande architetto Giacomo Franco.
Tutti gli edifici veronesi di valenza artistica costruiti nel periodo Liberty sono stati vincolati e tutelati da varie Delibere del Comune di Verona. Il loro numero è di 1893 edifici, dei quali circa la metà sono classificati in stile Liberty.
LO STILE LIBERTY
“Il Liberty è stato un movimento artistico che, tra la fine dell’Ottocento e il primo periodo del Novecento, ha interessato soprattutto l’architettura, l’arte figurativa e le arti applicate (artigianato, lavorazione del vetro, del legno, della ceramica). È stato un autentico tentativo di riforma dell’arte” continua Giovanni Luigi Lugoboni.
Come molti altri movimenti artistici è nato da un’idea di rottura col passato, ponendo l’accento sulla libera creazione dell’artigiano come alternativa alla meccanizzazione e alla produzione in serie di oggetti di dubbio valore estetico.
COME NASCE LO STILE LIBERTY?
“Siamo a fine Ottocento, in piena Belle Epoque, l’Europa sta attraversando un periodo di fioritura economica, culturale e artistica: nasce una nuova arte, l’Art Nouveau portatrice di meraviglia, ottimismo, felicità e amore per la bellezza. Un’arte elegante, dalle linee dolci ed armoniche, decori e forme vegetali, elementi ferro battuto e vetrate colorate” aggiunge l’esperto. Questa nuova arte nei vari stati europei ha seguito percorsi simili ma con nomi diversi, quali: in Inghilterra Modern Style, in Francia Art Nouveau, in Austria Secessionismo, in Italia Stile Floreale e successivamente Stile Liberty
L’appellativo Liberty deriva dal cognome dell’inglese Arthur Lasenby Liberty, un commerciante di oggetti di arredamento di lusso con grandi magazzini a Londra. In Europa i più importanti esponenti dell’Art Nouveau sono stati Antoni Gaudì e Gustav Klimt.
IL LIBERTY ITALIANO
Lo Stile Liberty italiano ha avuto nell’architettura il suo maggior successo integrando l’Arte Eclettica con motivi floreali, nervature filiformi e decorazioni metalliche di ispirazione vegetale ed è divenuto, in breve tempo, lo stile privilegiato delle classi sociali più abbienti della Bella Epoque. Infatti, le famiglie borghesi in ascesa in quel periodo volevano dimostrare la propria prosperità anche attraverso l’edificazione di ville e villini con il nuovo incantevole e accattivante stile Liberty. I centri italiani più importanti sono stati Torino, Palermo, Firenze, Lucca, Viareggio, Milano, Roma, Varese, Verona, Bari e la costiera Romagnola. “In Italia il Liberty è stato una sorta di «rinascimento» che si è avvalso dei contributi dei due maggiori autori dell’epoca, quali l’architetto Raimondo D’Aronco e l’architetto-ingegnere Pietro Fenoglio” spiega Lugoboni.
“I villini e le ville in stile Liberty, per colpire ed essere maggiormente ammirate, venivano realizzate con fantasia e forme inusuali prive di simmetria, ricche di oggetti e apparati decorativi realizzati con gusto; tutto ciò piaceva molto e ancora colpisce chi ha il tempo per soffermarsi ad ammirarne l’insieme e i dettagli e a gustarne la meraviglia, la bellezza e la fantasia” conclude Lugoboni.
SOME OF THE MOST BEAUTIFUL ART NOUVEAU VILLAS IN VERONA WERE BUILT IN THE FIRST DECADES OF THE 20TH CENTURY AND STILL ADORN SOME OF THE CITY DISTRICTS TODAY