20 OPERE INEDITE DEL FAMOSO FOTOGRAFO VERONESE IN MOSTRA A VILLA DA PORTO (MONTORSO, VICENZA)
Inaugurazione venerdì 29 settembre 2023 ore 19,00
È dedicata a una delle figure più importanti dell’area veronese, veneta e nazionale, la mostra “Pino Dal. Un futuro possibile”, che si inaugura venerdì 29 settembre 2023 alle ore 19,00 a Villa da Porto a Montorso in provincia di Vicenza nell’ambito della rassegna “Miti & Mete”.
Pino Dal Gal, nato a Verona nel 1936, in questa sua personale, presenta 20 fotografie inedite di grande formato che, come ricorda Enrico Gusella nel testo che accompagna la mostra, “sono opere in grado di scavare, ambiguità e dinamiche della nostra recente storia, attraverso una visione che si estende oltre confine, solcando orizzonti e immaginando un futuro sempre più anonimo, espressione di mutamenti, metamorfosi e di radicali trasformazioni”.
È l’idea di un “futuro possibile” – prosegue Gusella – quella che intravvede il fotografo veronese che sente la necessità ad affermare un’anima densa di difficoltà, ma anche desiderosa di ri-aprirsi al mondo e alla storia. E nell’inquietudine di un quadro apocalittico e catastrofico Dal Gal, in questo suo ultimo lavoro, presenta un “quadro” visivo della scena contemporanea che guarda al futuro, con una concreta e possibile visione che investe le persone e le cose, l’ambiente e il paesaggio, i territori e le nostre città.
Dilemmi enormi, impossibili da immaginare, se non da uno sguardo in grado di focalizzarsi oltre la dimensione “reale”, ipotizzando una possibile salvezza degli ambienti – l’Amazzonia, come altri territori del pianeta, è da tempo gravemente in pericolo – e di un mondo in grado di affrontare una ripresa tesa allo sviluppo di un “futuro” da coltivare e da rispettare in quelle sue primarie risorse e caratteristiche che garantiscono la vita e la sopravvivenza dell’uomo”.
Il conflitto bellico, esteso in più parti del pianeta, la difficoltà a pensare un’ecosostenibilità dell’ambiente e la spersonalizzazione dell’individuo, trovano nelle opere di Dal Gal una propria linea e idealità della rappresentazione visiva, attraverso figure e paesaggi che il fotografo veronese rilancia quale prospettiva sul mondo grazie al suo attento e profondo sguardo”.