Food & Wine

Riduzione dello Spreco Alimentare: L’impegno dell’Enoteca della Valpolicella

GRANDE SUCCESSO DEL PROGETTO CHE CONCILIA TRADIZIONE E INNOVAZIONE CULINARIA.

Immersa tra le colline della Valpolicella, l’Enoteca della Valpolicella a Fumane, storico ristorante situato in un ex fienile del Quattrocento, ha dato vita a un ambizioso progetto per ridurre lo spreco alimentare, puntando sulla valorizzazione dei prodotti locali di alta qualità e sull’utilizzo consapevole delle risorse.

Nel 2020, durante la chiusura forzata a causa della pandemia, Ada Riolfi, proprietaria dell’Enoteca, ha scoperto il progetto di Light Blue sulla riduzione dello spreco alimentare e ha deciso di aderire. “La cucina sostenibile, che si rifà alla tradizione di non sprecare nulla, è sempre stata parte del nostro DNA familiare,” afferma Ada.

Il percorso intrapreso ha portato alla richiesta di una certificazione che sarà rilasciata nel 2025, che valuta azioni concrete in vari settori come gestione del cibo, formazione del personale, sensibilizzazione della clientela e digitalizzazione del monitoraggio dello spreco. L’aspetto più innovativo del progetto è la misurazione e monitoraggio accurato di ogni fase, dal peso delle materie prime acquistate a ciò che viene lavorato e avanzato dai clienti. Un software sviluppato internamente ha permesso di analizzare e ottimizzare il flusso di lavoro.

Grazie all’uso di un software personalizzato, siamo riusciti a individuare i punti critici e implementare soluzioni efficaci, come la riduzione degli scarti grazie a una migliore formazione del nostro team e all’ottimizzazione dei processi di conservazione.” spiega Elisa Ferrarini, figlia di Ada.

Una delle soluzioni più creative è stata l’uso completo dell’animale intero per limitare lo spreco di carne, insieme all’aumento dell’offerta di piatti vegetariani di stagione provenienti da piccoli agricoltori biologici locali. Nonostante il cambiamento, la qualità dei piatti resta inalterata, in grado di esaltare i vini tipici della Valpolicella, come l’Amarone.

Questo progetto ci ha dimostrato che è possibile praticare la sostenibilità senza rinunciare al piacere della tavola e al rispetto per la tradizione,” conclude Ada. “Abbiamo anche dato spazio alla creatività del nostro giovane team, che ha portato innovazione pur rimanendo fedeli alla memoria e all’esperienza maturata in trent’anni di attività.

Un esempio virtuoso di come l’innovazione, la sostenibilità e la tradizione possano convivere armoniosamente, portando benefici concreti sia per il ristorante che per l’ambiente.

Ada Riolfi

 

Food Waste Reduction: The Commitment of Enoteca della Valpolicella.
Tremendous Success of the Project Bridging Culinary Tradition and Innovation.

Nestled among the hills of Valpolicella, the historic Enoteca della Valpolicella in Fumane, housed in a former 15th-century barn, has launched an ambitious project to reduce food waste, focusing on valuing local high-quality products and using resources responsibly.

In 2020, during the forced closure due to the pandemic, Ada Riolfi, the owner of the Enoteca, discovered the Light Blue project on food waste reduction and decided to join. “Sustainable cooking, which follows the tradition of wasting nothing, has always been part of our family’s DNA,” says Ada.

The path taken has led to the request for a certification that will be issued in 2025, evaluating concrete actions in various areas such as food management, staff training, customer awareness, and the digitalization of waste monitoring. The most innovative aspect of the project is the accurate measurement and monitoring of every phase, from the weight of purchased raw materials to what is processed and left over by customers. An internally developed software has allowed the team to analyze and optimize workflows.

“Thanks to the use of a custom software, we were able to identify critical points and implement effective solutions, such as reducing waste by improving our team’s training and optimizing conservation processes,” explains Elisa Ferrarini, Ada’s daughter.

One of the most creative solutions was using the whole animal to minimize meat waste, alongside an increased offering of seasonal vegetarian dishes sourced from small local organic farmers. Despite the changes, the quality of the dishes remains unchanged, always capable of enhancing the typical wines of Valpolicella, such as Amarone.

“This project has shown us that it is possible to practice sustainability without sacrificing the pleasure of the table and respect for tradition,” concludes Ada. “We’ve also given space to the creativity of our young team, who brought innovation while remaining faithful to the memory and experience built over thirty years of operation.”

A virtuous example of how innovation, sustainability, and tradition can coexist harmoniously, bringing tangible benefits to both the restaurant and the environment.

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