Food & Wine

Ristorante Amistà

UN'ESPERIENZA IMMERSIVA DI FOOD FOR ART

Mattia Bianchi, Executive Chef veronese del Ristorante Amistà situato nello splendido Byblos Art Hotel, racconta la sua idea di cucina, dove rivisita le materie prime della sua terra, la Valpolicella,  con influenze orientali

di Agnese Ceschi

 

Una villa rinascimentale di inestimabile valore storico e culturale immersa nel cuore della Valpolicella, impreziosita al suo interno da un museo d’arte contemporanea, con i migliori artisti italiani e internazionali. Byblos Art Hotel Villa Amistà è una delle dimore storiche più uniche e incredibili in Italia, nata dall’intuizione di Dino Facchini, imprenditore attivo nel campo della moda e collezionista d’arte.

Quando si varcano le porte della villa, che ospita al suo interno un hotel, ma anche un ristorante stellato guidato da Mattia Bianchi, non si può far altro che contemplare la perfetta commistione tra l’antico delle strutture storiche e il moderno delle opere d’arte.

L’armonia tra tradizione e contemporaneità è perfettamente espressa anche dall’offerta enogastronomica di altissima qualità del Ristorante Amistà, fiore all’occhiello dei servizi offerti dall’hotel, che apre le porte ogni giorno anche a commensali esterni, in un contesto in cui l’arte e l’eccellenza accompagnano ogni sfumatura dell’accoglienza.

La qualità delle materie prime e gli innovativi menù proposti hanno conquistato i palati di ospiti internazionali e locali e la prestigiosa GUIDA MICHELIN ha confermato una Stella al Ristorante Amistà per il quarto anno consecutivo. Abbiamo intervistato Mattia Bianchi, che ci ha raccontato il suo “ritorno alle origini”: lui, valpolicellese di nascita, è partito a vent’anni con un sogno in tasca per girare il mondo (Londra, Australia, Indocina) dove ha studiato, assimilato culture e gusti, per poi tornare a casa e dare forma alla sua filosofia di cucina.

 

Come definisce la sua cucina, Chef?
La mia cucina attinge principalmente dall’orto e dal frutteto dell’hotel, dai piccoli mercati locali sostenibili e dai contadini della Valpolicella, quest’ultima filo conduttore dei miei piatti che si intreccia ai profumi e ai sapori orientali. La definisco una cucina del territorio, che rapisce il palato degli ospiti internazionali, ma rivisitata con quel tocco di influenza contemporanea che sorprende anche chi già conosce la cucina locale. Radici, esperienze, ricerca e innovazione sono gli ingredienti attraverso i quali plasmo i miei menù.

 

Parlaci della meravigliosa location: in quale ambiente vengono accolti gli ospiti?
Amistà è un’esperienza immersiva a 360 gradi: all’interno del contenitore di una prestigiosa villa veneta del XVI secolo si trova il ristorante, dove risaltano la cucina incorniciata da una grande finestra e le opere d’arte contemporanea che arredano l’ambiente. Prima tra tutte ad accogliere gli ospiti al loro arrivo, è la Sfera di Arnaldo Pomodoro. Si accede dunque a un rituale, dove gusto, vista e sensi si combinano in un cortocircuito di emozioni.

 

Quali sono i suoi piatti caratteristici?
Il tortello di corte veronese con ripieno di carne, ispirato al ricordo di quando da bambino ammiravo la nonna preparare la pasta fresca. Un altro mio signature dish è il bigolo di sarde in salsa con crema di coriandolo o con l’ostrica fresca, a seconda della stagionalità.

 

Come viene curata la presentazione dei piatti?
I piatti sono studiati accuratamente dal punto di vista estetico, per rispecchiare lo stile dell’hotel, senza tuttavia sfociare in una cucina minimalista. Le porzioni, infatti, sono soddisfacenti anche nelle quantità, non solo sul piano estetico e gustativo. Infine, i dolci del menù degustazione, creati assieme al pastry chef Pietro Recchia, richiamano per colori e impiattamenti le opere che abbelliscono la sala del Ristorante, da Sandro Chia a Mimmo Rotella. L’ultima creazione è la sfoglia di mela che ricorda le incisioni di Lucio Fontana.

 

Il Ristorante Amistà si trova in Valpolicella, terra vitivinicola rinomata in tutto il mondo. Che ruolo gioca il vino in questo contesto?
Il vino valorizza e arricchisce la mia cucina. Abbiamo una cantina con oltre 1000 etichette che offre la possibilità di degustare le eccellenze del territorio ma anche vini di nicchia provenienti dal resto del mondo. Inoltre, stiamo portando avanti collaborazioni importanti con aziende vitivinicole con cui realizziamo diversi eventi, dove mettiamo a disposizione la nostra rinnovata cantina come spazio per cene o degustazioni.

 

Byblos Art Hotel è circondato da un parco di 20mila metri quadrati. Come utilizzate lo spazio esterno?
Dallo scorso anno, grazie alla nuova cucina esterna, è possibile gustare i nostri piatti anche nel Garden Restaurant, che propone una ricercata cucina bistrot per il pranzo e gli aperitivi, in un luogo immerso nel verde e nella pace del parco della villa. Suggestive sono le cene a bordo piscina o attorno alla fontana principale fronte villa, riservate per eventi speciali come il ricevimento di matrimoni.

 

Perché dovremmo venire a trovarvi al Ristorante Amistà?
In primis per l’unicità delle proposte menù che valorizzano le tradizioni locali rivisitandole con contaminazioni orientali. E poi perché il Ristorante Amistà è un’esperienza unica e sensoriale di Food For Art, creata dalla fusione tra arte e gastronomia, due forme di espressione creativa che regalano grandi emozioni.

 

Villa Amistà: un progetto unico di un Art Hotel nel cuore della Valpolicella
Villa Amistà sorge nel cuore della Valpolicella sui resti di una “casa forte” romana. Nella prima metà del Cinquecento, Michele Sanmicheli realizzò il corpo centrale della struttura in stile veneziano, mentre l’attuale costruzione, ad opera dell’architetto Ignazio Pellegrini, risale al 1700. Negli spazi interni si possono ammirare affreschi e reperti originali di entrambe le epoche, recuperati attraverso accurati restauri filologici. Oggi Villa Amistà è sede del Byblos Art Hotel. La Villa è stata trasformata in un vero e proprio museo d’arte dove la storia si fonde con i linguaggi artistici contemporanei, generando stupore e meraviglia. Il designer Alessandro Mendini ha dato origine a un progetto unico ed esclusivo, nel quale colori accesi e forme plastiche convivono con le pitture e i marmi dei saloni seicenteschi, rivelando un universo stracolmo di stratificazioni percettive. Situato alle porte di Verona, la città dell’amore, Byblos Art Hotel è la location perfetta per ospitare matrimoni, compleanni, meeting aziendali e tanti altri eventi ancora.

 


 

byblosarthotel.com

 

AMISTÀ RESTAURANT. AN IMMERSIVE FOOD FOR ART EXPERIENCE

Mattia Bianchi, Executive Chef from Verona at the Amistà Restaurant located in the splendid Byblos Art Hotel, talks about his idea of cuisine, where he revisits the raw materials of his land, Valpolicella, with oriental influences

by Agnese Ceschi

 

A Renaissance villa of inestimable historical and cultural value in the heart of Valpolicella, embellished inside by a contemporary art museum featuring the best Italian and international artists. Byblos Art Hotel Villa Amistà is one of the most incredible and unique historical residences in Italy, conceived from the intuition of Dino Facchini, an active fashion entrepreneur and art collector.

When the guest enters in the villa, which houses not only a luxury hotel but also a Michelin starred restaurant led by Mattia Bianchi, the first emotion that envelops him is the contemplation of the perfect blend of the antique of the structure and the modern of the contemporary artworks.

The fil rouge between tradition and contemporaneity is also perfectly expressed by the high quality food and wine offered at the Amistà Restaurant, the jewel in the crown of the hotel’s services, which opens its doors everyday also to external diners, in a context where art and excellence define every nuance of hospitality.

The quality of the raw materials and the innovative menus have conquered international and local guests. The prestigious MICHELIN GUIDE has confirmed a Star to Amistà Restaurant for the fourth consecutive year. We interviewed Mattia Bianchi, who told us about his travels around the world (London, Australia, Indochina) that led him to discover new cultures, flavours and scents that nowadays give shape to his philosophy of cuisine.

 

How do you define your cuisine, Chef?
I use mainly products from the garden and the orchard of the hotel, from small sustainable local markets and from the farmers of Valpolicella, that is the theme of my dishes that is intertwined with the scents and flavours of the east Asian. I call it a local cuisine, which captivates the palate of international guests, but revisited with that touch of contemporary influence that surprises even those who already know the local cuisine. Roots, experiences, research and innovation are the ingredients through which I create my menus.

 

Let’s talk about the marvellous location, in which space guests are welcomed?
Amistà is an all-round immersive experience, inside in a prestigious 16th century Venetian villa. The kitchen is framed in a large window and the contemporary artworks decorate the Restaurant’s rooms. The first one that welcomes the guests on arrival is the “Sfera” of Arnaldo Pomodoro. The diners then enter in a ritual, where taste, sight and senses are combined in a short circuit of emotions.

 

What are your signature dishes?
The tortello of Veronese courtyard with meat, inspired by the memory of when as a child I admired my grandmother making fresh pasta. Another signature dish is the bigolo with sardines in sauce with coriander cream or with fresh oysters, depending on the season.

 

How do you present your dishes?
The dishes are carefully designed from an aesthetic point of view; my cuisine reflects the style of the hotel. The portions are also satisfactory in quantity, not only in terms of aesthetic and taste. Finally, the desserts of the tasting menu, created together with the pastry chef Pietro Recchia, reminds for colours and dishes the artworks that embellish the dining room of the restaurant, from Sandro Chia to Mimmo Rotella. The latest creation is an apple pastry reminiscent of Lucio Fontana’s engravings.

 

Amistà Restaurant is in Valpolicella, famous around the world for its wines. What role wine plays in this context?
Wine enhances and enriches my cuisine. We have a cellar with over 1000 labels that offers the opportunity to taste the excellence of the territory but also niche wines from the rest of the world. In addition, we are carrying out important collaborations with wineries with which we organize several events, where we provide our renovated cellar as a space for dinners or tastings.

 

Villa Amistà is surrounded by a park of 20 thousand square meters. How do you use the outdoor space?
Since last year, thanks to the new outdoor kitchen, it is possible to taste our dishes in the Garden Restaurant, which offers a refined bistro cuisine for lunch and aperitifs, in a place surrounded by greenery and peace of the park of the villa. Suggestive are the dinners by the pool or around the main fountain in front of the villa, reserved for special events such as weddings.

 

Why should we visit Amistà Restaurant?
Firstly, for the uniqueness of the menu proposals that enhance the local traditions revisiting them with eastern Asian contamination. And then because Amistà is a sensory experience of Food For Art, created by the fusion of art and gastronomy, two forms of creative expression that give great emotions.

 

Villa Amistà: a unique project for an Art Hotel in the heart of Valpolicella
Villa Amistà stands in the heart of Valpolicella on the remains of a Roman “casa forte”. In the first half of the 16th century, Michele Sanmicheli built the main body of the structure in the Venetian style, while the current building, by architect Ignazio Pellegrini, dates back in 1700.
Inside, it is possible to admire frescoes and original artefacts from both eras, recovered through philological restoration. Nowadays, Villa Amistà houses Byblos Art Hotel, where history merges with contemporary artistic languages, generating awe and wonder. Designer Alessandro Mendini has created a unique and exclusive project in which bright colours and plastic forms coexist with the paintings and marble of the seventeenth century salons, revealing a universe full of perceptive stratifications. From a stone’s throw from Verona, the city of love, Byblos Art Hotel is the ideal location to host weddings, birthdays, corporate meetings and many other events.

 


 

byblosarthotel.com

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