SOTTO L’EX CINEMA ASTRA IN VIA OBERDAN
La vicinanza a Porta Borsari su una strada consolare fanno propendere gli investigatori a pensare che gli ampi scavi di una casa di grandi dimensioni, rinvenuti a pochi metri sotto l’ex cinema Astra di Via Oberdan, appartengano ad una mansio romana, adibita a luogo di ospitalità.
Si tratta insomma di una struttura alberghiera raffinata con tanto di mosaici e di affreschi, un’area di sosta per una clientela ricca, appena fuori della cinta muraria urbana, all’incrocio tra la Via Postumia e la Claudia Augusta.
Lo scavo archeologico, non ancora ultimato, ha portato alla luce resti veramente importanti: la pianta della mansio è molto articolata.
Tutto da decidere sulla destinazione d’uso dell’immobile, che fino a qualche decennio fa ospitava il cinema, destinazione passata a commerciale con il vincolo di tutela sui ritrovamenti archeologici, che dovranno, sembra, restare visibili al pubblico, su espresso desiderio della Soprintendenza.
Molte sono le ipotesi ventilate: una delle più suggestive inizialmente era di creare un punto di incontro per i giovani dove si potesse assistere a spettacoli culturali, spettacoli teatrali e musicali, o proposte artistiche o cinematografiche.
Si è parlato di una “Pompei veronese” per questo sito archeologico, il più importante della città, grazie alla presenza di mosaici ed affreschi alle pareti, che la fanno appunto assomigliare a Pompei.
E come per la città campana, sepolta e immortalata dalle ceneri del Vesuvio, così pure per il sito veronese fu un evento drammatico, un incendio (probabilmente del IV secolo d.C.) che fece crollare il soffitto dell’immobile, che così ha protetto e custodito per secoli la struttura sottostante, che giorni fa è stata visitata straordinariamente dal pubblico.
E’ del 2004 il ritrovamento di resti romani di questo grande edificio sotto il cinema, quando la proprietà intendeva trasformarlo in un multisala, il che richiedeva uno scavo in profondità.
Appena un metro sotto il pavimento sono venuti alla luce, invece, i resti della costruzione romana attiva in età Augustea e Flavia fino all’incendio del IV secolo d.C.
Doveva trattarsi di “albergo di lusso” con venti stanze ampie e riscaldamento a pavimento.Gli affreschi, in rosso pompeiano e grigio antracite con decori floreali stilizzati di grande e etto, sono conservati in modo eccellente; così pure i mosaici del II secolo d.C.
Dal 2004 lo storico cinema Astra è rimasto chiuso; l’anno scorso, 2021, è cominciato il lavoro di recupero per mano della Cooperativa Archeologia di Firenze con fondi ministeriali e la supervisione scientifica della Soprintendenza.