ABBIAMO INTERVISTATO LA CAMPIONESSA DI NUOTO, NON PARLANDO DI IMPRESE SPORTIVE (PER UNA VOLTA), MA CHIEDENDOLE COME È LA SUA CASA IDEALE E COME IMMAGINA IL FUTURO A VERONA CON IL FIDANZATO MATTEO GIUNTA, CON CUI CONVOLERÀ A NOZZE A FINE ESTATE A VENEZIA.
Tra i numerosi personaggi noti e sportivi che hanno legato negli anni il loro nome a Verona e trovato casa nella città scaligera c’è sicuramente anche Federica Pellegrini, campionessa di nuoto, residente a Verona fin da quando poco più che maggiorenne è approdata qui per farsi allenare al centro federale dall’allenatore che l’ha accompagnata e portata ai più grandi successi mondiali e olimpici, Alberto Castagnetti. Le abbiamo chiesto come sogna la casa che qui proprio a Verona diventerà il nido d’amore della sua nuova famiglia, quella che suggellerà con il matrimonio a fine estate a Venezia con Matteo Giunta, l’allenatore che l’ha seguita negli ultimi anni di carriera e con cui è nato l’amore proprio a bordo piscina.
Come definiresti la tua casa?
Direbbero i latini “parva sed apta mihi”. La casa ideale sarà quella che stiamo cercando con Matteo, sempre a Verona. Qual è il tuo stile preferito di “Abitare”? Mi piace una casa calda e piena di oggetti che parlino di me e della mia famiglia. Con la gestione di quattro magnifici cani l’arredamento viene un passo indietro rispetto alla funzionalità. Opterei per un mood elegante, ma allo stesso tempo pratico.
Chi si occupa di scegliere l’arredamento a casa? Tu o il tuo futuro marito (ndr. Matteo Giunta) o avete demandato ad un architetto?
Veniamo entrambi dallo sport, la cui cultura è che si vince con le persone giuste al posto giusto. Ci piace curiosare, ma alla competenza di un architetto è difficile rinunciare.
Che rapporto hai con Verona e come è abitare qui?
Verona è la città che mi ha accolto nel 2006, in un periodo molto difficile della mia esistenza. Da quel momento la mia vita è cambiata e qui ho messo le fondamenta di tutte le vittorie che ho ottenuto, ma sono anche cresciuta come persona fra momenti belli e brutti. Ho davvero tanti ricordi che mi legano a Verona: ad esempio mi ha reso molto orgogliosa ricevere le chiavi della città nel 2017, anno in cui ho preso anche la residenza. Amo la dimensione più raccolta di Verona e sono felice di immaginare il mio futuro qui.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
A parte il matrimonio, in programma a fine estate, mi divido fra gli impegni istituzionali come membro della commissione atleti del CIO e quelli legati al mondo dello spettacolo. Mi piace questa doppia dimensione perché mi permette di restare in contatto con il mondo dello sport, che è stato il mio ambiente per 20 anni, ma anche di frequentare un ambito che conosco meno, che ormai ho imparato ad apprezzare. Questo secondo aspetto mi ha portato fuori dalla mia comfort zone consentendomi di esplorare parti della mia personalità che non tutti conoscono. Ti manca il nuoto? Pensi che ritornerai alla tua “Prima Casa” professionale che è la piscina, magari in modo diverso in futuro? Dopo tanti anni, sicuramente è strano non avere più l’appuntamento quotidiano che ha caratterizzato la mia vita da quando ero piccola. Per adesso sto bene così, ho scelto di smettere perché era finito un capitolo della mia vita e non ho grossi rimpianti. Il nuoto farà sempre parte della mia vita, se non altro perché Matteo fa l’allenatore e quindi è inevitabile continuare a frequentare l’ambiente. Sono in pace con me stessa e soprattutto ho tantissimi amici nel mondo del nuoto, quindi sicuramente continuerò a frequentarlo, con il piacere di muovermi in un contesto che conosco bene e che non smetterò mai di amare.
Among the many well-known and sports personalities who have linked their name to Verona over the years and found a home in the city of Verona there is certainly also Federica Pellegrini, swimming champion, resident in Verona since she arrived here to become a little over 18 years old. coaching at the federal center by the coach who accompanied him and led him to the greatest world and Olympic successes, Alberto Castagnetti. We asked her how she dreams of the house that here in Verona will become the love nest of her new family, the one she will seal with her marriage at the end of the summer in Venice with Matteo Giunta, the coach she has followed in the last years of her career. and with whom love was born right by the pool.
How would you define your home?
The Latins would say “parva sed apta mihi”. The ideal home will be the one we are looking for with Matteo, also in Verona. What is your favorite “Abitare” style? I like a warm home full of objects that speak to me and my family. With the management of four magnificent dogs, furniture takes a step back from functionality. I would opt for an elegant but at the same time practical mood.
Who takes care of choosing the furniture at home? You or your future husband (ed. Matteo Giunta) or have you referred to an architect?
We both come from sport, whose culture is that you win with the right people in the right place. We like to browse, but the competence of an architect is difficult to give up.
What is your relationship with Verona and what is it like to live here?
Verona is the city that welcomed me in 2006, in a very difficult period of my existence. Since that moment my life has changed and here I have laid the foundations of all the victories I have achieved, but I have also grown as a person between good and bad times. I have so many memories that bind me to Verona: for example, it made me very proud to receive the keys to the city in 2017, the year in which I also took up residence. I love the intimate dimension of Verona and I am happier to imagine my future here.
What are your plans for the future?
Apart from the wedding, scheduled for the end of the summer, I divide myself between institutional commitments such as the IOC athletes’ commission and those related to the world of entertainment. I like this double dimension because it allows me to keep in touch with the world of sport, which has been my environment for 20 years, but also to attend an area that I know less, which I have now learned to appreciate. This second aspect brought from my comfort zone has led me out of my mind to explore parts of my personality that not everyone knows. Do you miss swimming? Do you think you will return to your professional “First Home” which is the swimming pool, maybe in a different way in the future? After so many years, it is certainly strange not to have the daily appointment that has characterized my life since I was little. For now I’m fine, I chose to stop because a chapter of my life was over and I have no big regrets Swimming will always be part of my life, if only because Matteo is a coach and therefore it is inevitable to continue attending the environment. I am at peace with myself above all and I have many friends in the world of swimming, so I will certainly continue to frequent it, with the pleasure of moving in a context that I know well and that I will never stop loving.