Persone

Matteo Lunelli

di Agnese Ceschi

ABITARE SIGNIFICA COSTRUIRE UN LUOGO DOVE CREARE UN VINO DI ECCELLENZA, LAVORARE IN ARMONIA E FAR VIVERE AI VISITATORI DELLE ESPERIENZE UNICHE

Intervista a Matteo Lunelli, amministratore delegato del Gruppo Lunelli, che comprende, oltre a Ferrari Trento e Surgiva, anche la distilleria Segnana, le Tenute Lunelli che producono vini fermi in Trentino, Toscana e Umbria; Bisol, marchio di riferimento nel mondo del Prosecco Superiore di Valdobbiadene, e Tassoni, leader in Italia nella produzione di agrumi
bevande analcoliche a base, famosa nel mondo per la sua iconica cedrata.

Come interpreta il concetto di Abitare all’interno del Gruppo Lunelli?
Se penso al concetto di Abitare all’interno del Gruppo Lunelli, la prima cosa che mi viene in mente è Villa Margon, meravigliosa villa cinquecentesca, sede di rappresentanza del Gruppo, immersa nei vigneti da cui nasce il Ferrari Trentodoc, che ci racconta il gusto per il bello e per il vivere raffinato che esisteva già in Italia cinque secoli fa.
Per noi oggi Abitare significa costruire un luogo dove creare un vino di eccellenza in termini di efficienza degli spazi, dove i partner possono lavorare in armonia in termini di comfort e benessere e infine dove possiamo accogliere i visitatori affinché possano scoprire i nostri valori e i nostri vini e vivere un’esperienza memorabile. Questi tre elementi devono essere combinati ed equilibrati, il tutto con un approccio sempre più sostenibile, che ci ha portato a raggiungere la Carbon Neutrality nel 120° anniversario della Ferrari Trento.

In tema di sostenibilità, in Trentino sei particolarmente virtuoso…
Quando si vive in un territorio con una natura così meravigliosa – e il nostro Trentino è fatto di belle montagne e vasti spazi incontaminati – si sente ancora di più il dovere di preservarla. Noi che creiamo vini lo sentiamo in modo particolare, perché il vino è un frutto della terra. Parliamo di architettura: da diversi anni hai fatto scelte precise con collaborazioni di grande caratura.

Perché l’architettura è importante nelle vostre cantine?
Un progetto iconico è la cantina Carapace in Umbria. Qui abbiamo affidato a uno scultore, e non a un architetto, il progetto e la sfida di creare il concept. La prima scultura al mondo in cui vivi e lavori. Arnaldo Pomodoro ha disegnato il carapace, il guscio di una tartaruga, come simbolo di longevità e contatto tra cielo e terra. Puntando al comfort, alla bellezza e alla funzionalità, abbiamo recentemente ristrutturato gli uffici di Trento con l’aiuto dell’architetto trentino Monica Armani e con la collaborazione di Michele De Lucchi stiamo studiando un nuovo concept di ospitalità per Ferrari Incontri. Coinvolgiamo architetti e creativi perché crediamo che il bello – il bello estetico e funzionale – e il buono – ciò che è
buono ed eticamente corretto – devono stare insieme.

Ospitalità: che tipo di esperienza offrite ai visitatori che vengono a trovarvi in ​​cantina?
Investiamo da tempo nell’ospitalità perché crediamo fortemente nel valore dell’esperienza. Oggi è necessario comunicare emozioni ai visitatori e far loro vivere esperienze. Per questo, ad esempio, a Trento abbiamo costruito un’articolata esperienza che abbiamo chiamato il “Percorso del Bello e del Bene”, in cui i nostri ospiti scoprono come nasce il Ferrari Trentodoc in cantina, visitano i nostri vigneti e Villa Margon e finiscono il percorso verso la Locanda Margon, ristorante stellato Michelin, dove potranno abbinare le nostre bollicine alle creazioni dello chef Edoardo Fumagalli. Una cucina che racconta l’italianità, ma anche i sapori del territorio. Un’altra forma di ospitalità la trovi al nostro Ferrari Spazio Bollicine: anche in uno spazio aeroportuale puoi scoprire il marchio Ferrari Trento e bere un buon bicchiere di bollicine Trentodoc in queste enoteche costruite con design italiano attorno al concept incontrare altre persone e stare insieme . Questo concept, lanciato per la prima volta nel 2006 a Madonna di Campiglio, sta riscuotendo grande successo negli aeroporti di Fiumicino, Milano Linate e Milano Malpensa.
Puntiamo a un’ospitalità a 360 gradi: tanti altri progetti in cantiere, come il vigneto-orto sulla collina di Cartizze del marchio Bisol1542, o altri già consolidati che continuano, come la collaborazione di Surgiva con il Parco Naturale Adamello Brenta.

Come è cambiato il mondo del vino con la pandemia?
All’inizio spaventò tutti e portò ad uno stop forzato con la chiusura di bar e ristoranti. Ma poi i consumatori hanno cambiato stile di consumo, vivendo il vino a casa in un contesto più intimo, come momento di gratificazione personale. Se lo stile di consumo è cambiato, è cresciuta la passione per il vino. Oggi, superate le restrizioni e il distanziamento sociale, le bolle in particolare sono sempre più richieste perché c’è una grande voglia di convivialità.
Inoltre, hanno accelerato due tendenze già in atto nel periodo prepandemico: digitale e sostenibilità. Oggi è sempre più importante per i consumatori informarsi sul web e sui social media, acquistare vino online e poter contare su marchi che operano in armonia con l’ambiente e con un approccio etico e sostenibile.

An interview with Matteo Lunelli, managing director of the Gruppo Lunelli, who, in addition to Ferrari Trento and Surgiva, also includes the Segnana distillery, the Tenute Lunelli which produce still wines in Trentino, Tuscany and Umbria; Bisol, the reference brand in the world of Prosecco Superiore di Valdobbiadene, and Tassoni, leader in Italy in the production of citrus-
based non-alcoholic drinks, world famous for its iconic cedrata.

How do you read the concept of Abitare within the Lunelli Group?
If I think of the concept of Abitare within the Lunelli Group, the first thing that comes to mind is Villa Margon, a wonderful sixteenth-century villa,representative seat of the Gruppo, immersed in the vineyards from which the Ferrari Trentodoc is born, which tells us about the taste for beauty and refined living that already existed in Italy five centuries ago.
For us today, Abitare means building a place where to create a wine of excellence in terms of space efficiency, where the partners can work in harmony in terms of comfort and wellbeing and finally where we can welcome visitors so that they can discover our values and our wines and live a memorable experience. These three elements must be combined and balanced, all with an increasingly sustainable approach, which led us to reach Carbon Neutrality on the 120th anniversary of Ferrari Trento.

In terms of sustainability, in Trentino you are particularly virtuous …
When you live in an area with such wonderful nature – and our Trentino is made up of beautiful mountains and vast uncontaminated spaces – you feel even more the duty to preserve it. We who create wines feel it in a particular way, because wine is a fruit of the earth. Let’s talk about architecture: for several years you have made precise choices with collaborations of great caliber.

Why is architecture important inside your cellars?
An iconic project is the Carapace winery in Umbria. Here we have entrusted to a sculptor, and not to an architect, the design and the challenge of creating the concept. The first sculpture in the world in which you live and work. Arnaldo Pomodoro designed the carapace, the shell of a turtle, as a symbol of longevity and contact between heaven and earth. Aiming at comfort, beauty and functionality, we have recently renovated the Trento offices with the help of the Trentino architect Monica Armani and with the collaboration of Michele De Lucchi we are studying a new hospitality concept for Ferrari Incontri. We involve architects and creatives because we believe that the beautiful – the aesthetic and functional beauty – and the good – what is
good and ethically correct – must be together.

Hospitality: what kind of experience do you offer to visitors who come to visit you in the cellar?
We have long invested in hospitality because we strongly believe in the value of experience. Today it is necessary to communicate emotions to visitors and make them live experiences. For this reason, for example, in Trento we have built an articulated experience that we have called the “Path of Beauty and Good”, in which our guests discover how Ferrari Trentodoc is born in the cellar, visit our vineyards and Villa Margon and finish the path to the Locanda Margon, a Michelin-starred restaurant, where they can combine our bubbles with the creations of chef Edoardo Fumagalli. A cuisine that tells the Italian spirit, but also the flavors of the territory. Another form of hospitality can be found at our Ferrari Spazio Bollicine: even in an airport space you can discover the Ferrari Trento brand and drink a good glass of Trentodoc bubbles in these wine bars built with Italian design around the concept meeting other people and be together. This concept, launched for the first time in 2006 in Madonna di Campiglio, is now very successful at the airports of Fiumicino, Milan Linate and Milan Malpensa.
We aim at a 360-degree hospitality: there are many other projects in the pipeline, such as the vineyard-garden on the Cartizze hill of the Bisol1542 brand, or others already consolidated that continue, such as Surgiva’s collaboration with the Adamello Brenta Natural Park.

How has the world of wine changed with the pandemic?
At first it scared everyone and led to a forced stop with the closure of bars and restaurants. But then consumers changed their style of consumption, experiencing wine at home in a more intimate context, as a moment of personal gratification. If the style of consumption has changed, the passion for wine has grown. Today, once the restrictions and social distancing are over, bubbles in particular are increasingly in demand because there is a great desire for conviviality.
Furthermore, two trends already underway in the prepandemic period have accelerated: digital and sustainability. Today, it is increasingly important for consumers to get information on the web and on social media, buy wine online and be able to count on brands that operate in harmony with the environment and with an ethical and sustainable approach.

condividi l'articolo

INTERVISTA A LUCA PIZZIGHELLA, BRAND MANAGER DI SIGNORVINO

INTERVISTA AL DESIGNER E STILISTA MORENO FACCINCANI, CREATORE DEL BRAND DI ABBIGLIAMENTO VERONESE MOORER

INTERVISTA AL DIRETTORE ARTISTICO DE I VIRTUOSI ITALIANI

Per comunicazioni, variazioni di indirizzo, segnalazioni di manifestazioni: info@abitareverona.it

Abitare Verona & Lago di Garda non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornata senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore del magazine non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né del contenuto dei siti linkati. Alcuni testi o immagini inseriti in questo magazine sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi.

2023 - Tutti i diritti riservati - Ballarini Interni s.r.l. Via del Lavoro 18 Marano di Valpolicella (Vr) Partita Iva: 02974530236