INTERVENTO DALLA RILEVANTE QUALITÀ COMPLESSIVA
L’area di progetto si trova all’interno di una zona residenziale ricompresa fra le Vie Solferino, Via san martino della Battaglia, in prossimità del centro di Sirmione.
Questo interessantissimo intervento sorge su di un area che per anni ha ospitato un edificio della movida storica di Sirmione, da tempo in disuso, l’ex Kursaal.
Con un piano di recupero, l’area ha trovato nuova vita, con la demolizione dell’antico manufatto, per lasciar posto ad un intervento di edilizia libera e convenzionata e alla sede della Fondazione Lina Aimaro Bertasi.
Questo progetto, ad opera degli architetti Giovanni Cenna e Carlo Cegan, è l’esempio di come, lo studio approfondito della morfologia del territorio e la ricerca di alti standard qualitativi urbanistici, uniti ad una eccellente intesa tra committenza e professionisti, possano portare alla realizzazione di un intervento dalla rilevante qualità complessiva.
Il tema dell’edilizia residenziale in area urbana di bassa densità è stato approfondito fino a definire una tipologia specifica per il luogo, un edificio di misura intermedia fra l’edificio unifamiliare e quello a blocco capace di risolvere gli aspetti relativi alla urbanità ed alla privacy, con un attenzione ed una sensibilità unica nella declinazione dei materiali.
L’impianto progettuale comprende tre edifici in edilizia libera, che ospitano ciascuno 7 alloggi, posti ad una quota di +1,00 per garantire una maggior privacy agli appartamenti posti al piano terra.
Analogamente, l’edificio in edilizia convenzionata, concentra la massima attenzione sugli aspetti distributivi e tipologici, articolando il complesso in modo da dotare le singole unità abitative di elementi, quali giardini privati e condominiali, logge e vedute privilegiate che garantiscano la qualità dell’abitare.
Per la sede della Fondazione, la progettazione si è orientata su di una costruzione in gran parte ipogea, ad eccezione dell’ingresso e dello spazio di relazione, così da fondersi alla perfezione con il futuro parco pubblico a servizio della collettività.
Le scelte estetiche rendono l’intero intervento innovativo, con la scelta di materiali e tipologie edilizie di grande pregio e impatto scenico.
Le coperture sono inclinate ed in parte trattare con manto vegetale di sedus a bassa manutenzione ed in parte con pannelli solari e fotovoltaici perfettamente integrati.
I materiai sono stati scelti e valutati in relazione al contesto e alla realizzazione dell’intervento, come i rivestimenti, realizzati per le parti maggiormente esposte in pietra lavorata di diverse dimensioni, così da relazionarsi in modo delicato con il contesto, o per le parti più private, in legno, per produrre un effetto omogeneo e di grande effetto qualitativo, integrandosi e nascondendo gli oscuranti.
L’importanza del territorio e l’integrazione con esso sono il punto nodale di questo intervento ad opera degli architetti Giovanni Cenna e Carlo Cegan.