7° EDIZIONE DEL PRESTIGIOSO PREMIO PROMOSSO DALLA RIVISTA DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI VERONA
Si rinnova anche quest’anno, l’appuntamento con il premio ARCHITETTIVerona, istituito in occasione del 50° della rivista, fondata nel 1959, il Premio è diventato un appuntamento canonico tra le attività culturali promosse dall’Ordine.
Come da tradizione, lo scorso 5 novembre, si è svolta a Verona la premiazione e l’inaugurazione della mostra di tutti i partecipanti alla VII edizione, lanciata in primavera dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Verona.
Il premio, istituito nel 2009 e promosso ogni tre anni, riconosce non solo gli architetti ma viene conferito congiuntamente anche ai committenti e alle imprese di costruzioni. L’biettivo è infatti la promozione della cultura architettonica nel territorio provinciale ma anche il riconoscimento del valore di tutta una filiera attraverso commesse e lavoro di realizzazione.
Caratteristica di quest’anno è l’enorme varietà dei progetti in gara, nonché la selezione di quelli che sono stati proclamati i sei migliori progetti; tre residenze a Verona, Tregnago e Punta San Vigilio nel comune di Garda, una struttura ricettiva a Grezzana, un centro per la comunità a Villafranca di Verona e il recupero di un parco storico a Valeggio sul Mincio.
Le opere si impongono insieme ai loro sei progettisti: vincitori sono Zarcola Architetti, CLAB Architettura e Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi; menzionati sono Bricolo Falsarella Associati, Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò e i giovani MASAAI Studio.
Gli interventi selezionati sono stati individuati all’interno di un parterre di 40 opere che negli ultimi tre anni hanno contribuito alla trasformazione virtuosa del territorio veronese. Il Premio è infatti un osservatorio importante sull’architettura recente realizzata in tutta la provincia: la finestra temporale permetteva di ammettere alla partecipazione, opere realizzate sul territorio provinciale da non oltre tre anni, quindi a partire dal 2021.
Una rapida carrellata dei progetti vincitori e delle menzioni chiarisce il profondo lavoro svolto dalla commissione.
Tra i progetti vincitori si annoverano:
Casa Larun, Tregnago (2024) di Zarcola architetti (Edoardo Giancola e Federico Zarattini)
Per le caratteristiche dell’intervento di recupero di un ex fienile che, nella condizione eccezionale della casa per sé e dell’autocostruzione, diventa palestra progettuale di un processo sartoriale sull’esistente mosso da una rigorosa coerenza nella scelta del materiale e da un attento studio del dettaglio costruttivo.
Recupero e la valorizzazione del Giardino Storico di Villa Maffei-Sigurtà a Valeggio Sul Mincio (2024) di CLAB Architettura
Per la sensibilità nell’espressione del punto di vista degli architetti sul progetto di paesaggio, attraverso piccoli segni puntuali che danno la misura del luogo nel delicato contesto di un giardino romantico, e che si affiancano a un completo recupero del verde storico.
Residenza Savonarola, Verona (2023) di Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi
Per la capacità di determinare con pochi elementi una buona qualità e una buona evoluzione tipologica dello spazio abitativo, che riesce a porsi come esempio di riqualificazione in un contesto marginale della città attraverso un uso attento e inventivo dei materiali.
Di grande rilevanza sono anche le menzioni, a riconoscimento di interventi dalle caratteristiche pregevoli.
Locanda Case Vecie, Grezzana (2023) di MASAAI Studio
Per il rispetto nei confronti di un edificio rurale e delle sue caratteristiche tipologiche, grazie a misurati gesti progettuali frutto di un sano realismo e di un equilibrato rigore, capaci di riattivare anche dal punto di vista sociale il luogo senza nessuna forzatura estetica.
Centro Civico, Villafranca di Verona (2022) di Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò
Per la chiara leggibilità dell’impianto e della logica costruttiva, grazie alla grande copertura lignea sostenuta dai setti in calcestruzzo, che ha restituito, nel controllo del budget di un’opera pubblica, un edificio di chiara riconoscibilità del suo ruolo assieme a una certa piacevolezza e allegria.
Villa Tarika, Punta San Vigilio, comune di Garda (2012) di Bricolo Falsarella Associati (Filippo Bricolo e Francesca Falsarella)
Per la grande capacità professionale con cui il progetto fa propria, con gli strumenti della composizione, la condizione privilegiata di un contesto di eccellenza, cogliendo le tracce del luogo per accompagnare lo sguardo sul paesaggio del lago in maniera equilibrata e attenta.
La valutazione è stata affidata a una giuria specializzata, composta dall’architetta altoatesina Sandy Attia (MoDusArchitects), dal professor Alberto Ferlenga (Università IUAV di Venezia) e dall’architetto e docente Enrico Molteni (EMArchitecture e Università degli Studi di Genova).
“I premi assegnati per questa edizione vanno nella direzione di segnalare”, sottolinea la giuria, “una condizione generale che riguarda in primo luogo la giovane età dei progettisti delle opere selezionate, tutte derivanti da occasioni progettuali riferite all’esistente, che oggi sembrano essere quelle prevalenti.
La capacità di lavorare nella realtà è la caratteristica che accomuna i tre progetti premiati anche per le dimensioni limitate degli interventi, dalla scala dell’abitazione minima a quella dei pochi e controllati segni nel paesaggio: con l’intensità e l’energia delle giovani generazioni, assieme a una naturale ambizione che non sfocia nel radicalismo ma si risolve bensì in gesti semplici, pieni di sensibilità e giudiziosi, da cui originano opere fresche e contemporanee”.
Secondo Luca Ottoboni, componente del comitato organizzatore del Premio: “Credo che questa edizione sia un segnale molto incoraggiante e una speranza per la professione. L’età dei vincitori è la testimonianza del grande lavoro che stanno facendo i giovani studi di architettura per emergere in un contesto in cui si riscontra una certa disattenzione verso il nostro ruolo. Nelle opere vincitrici abbiamo notato grande responsabilità verso le opportunità proposte rivelando sviluppata capacità e misurata sensibilità del gesto architettonico. L’ambizione tipica dei giovani legata alla profonda ricerca pratica nell’uso dei materiali e delle tecniche costruttive sfocia in un grande senso del mestiere quasi sorprendente per la loro età. Spero che questa edizione oltre ad essere un bell’esempio di pratica professionale sia anche un trampolino di lancio per questi giovani studi”.
Per concludere abbiamo voluto chiedere all’Arch. Matteo Faustini, cosa si auspica per il futuro dell’architettura.
La mostra di tutti i progetti partecipanti è allestita fino al 18 ottobre davanti alla sede dell’Ordine, presso i Magazzini Generali in via Santa Teresa 2.
7th EDITION OF THE PRESTIGIOUS AWARD PROMOTED BY THE MAGAZINE OF THE ORDER OF ARCHITECTS OF VERONA
The appointment with the ARCHITETTIVerona award is renewed again this year, established on the occasion of the 50th anniversary of the magazine, founded in 1959, the Award has become a canonical appointment among the cultural activities promoted by the Order.
As per tradition, last November 5th, the awards ceremony and inauguration of the exhibition of all the participants in the seventh edition, launched in spring by the Order of Conservatory Landscape Architects and Planners of Verona, took place in Verona.
The award, established in 2009 and promoted every three years, recognizes not only architects but is also awarded jointly to clients and construction companies. The objective is in fact the promotion of architectural culture in the provincial territory but also the recognition of the value of an entire supply chain through orders and construction work.
Characteristic of this year is the enormous variety of competing projects, as well as the selection of those that have been proclaimed the six best projects; three residences in Verona, Tregnago and Punta San Vigilio in the municipality of Garda, an accommodation facility in Grezzana, a community center in Villafranca di Verona and the recovery of a historic park in Valeggio sul Mincio.
The works stand out together with their six designers: winners are Zarcola Architetti, CLAB Architettura and Romano Tinazzi, Filippo Romano and Leopoldo Tinazzi; mentioned are Bricolo Falsarella Associati, Antonio Ravalli and Giorgio Nicolò and the young MASAAI Studio.
The selected interventions were identified within a parterre of 40 works which in the last three years have contributed to the virtuous transformation of the Verona area. The Award is in fact an important observatory on recent architecture created throughout the province: the time window allowed works created in the provincial territory no more than three years ago to be admitted to participation, therefore starting from 2021.
A quick overview of the winning projects and mentions clarifies the profound work carried out by the commission.
The winning projects include:
Casa Larun, Tregnago (2024) by Zarcola architects (Edoardo Giancola and Federico Zarattini)
For the characteristics of the recovery intervention of a former barn which, in the exceptional condition of the house for itself and of self-construction, becomes a design training ground for a tailoring process on the existing one driven by rigorous coherence in the choice of material and careful study of the construction detail.
Recovery and enhancement of the Historic Garden of Villa Maffei-Sigurtà in Valeggio Sul Mincio (2024) by CLAB Architettura
For the sensitivity in expressing the architects’ point of view on the landscape project, through small punctual signs that give the dimension of the place in the delicate context of a romantic garden, and which are accompanied by a complete recovery of the historic greenery.
Residenza Savonarola, Verona (2023) by Romano Tinazzi, Filippo Romano and Leopoldo Tinazzi
For the ability to determine with just a few elements a good quality and a good typological evolution of the living space, which manages to present itself as an example of redevelopment in a marginal context of the city through a careful and inventive use of materials.
The mentions are also of great importance, in recognition of interventions with valuable characteristics.
Locanda Case Vecie, Grezzana (2023) by MASAAI Studio
Out of respect for a rural building and its typological characteristics, thanks to measured design gestures resulting from healthy realism and balanced rigor, capable of reactivating the place from a social point of view without any aesthetic forcing.
Civic Center, Villafranca di Verona (2022) by Antonio Ravalli and Giorgio Nicolò
For the clear legibility of the layout and the construction logic, thanks to the large wooden roof supported by concrete partitions, which has returned, in the control of the budget of a public work, a building with clear recognition of its role together with a certain pleasantness and joy.
Villa Tarika, Punta San Vigilio, municipality of Garda (2012) by Bricolo Falsarella Associati (Filippo Bricolo and Francesca Falsarella)
For the great professional ability with which the project makes its own, with the tools of composition, the privileged condition of a context of excellence, capturing the traces of the place to accompany the gaze on the landscape of the lake in a balanced and attentive way.
The evaluation was entrusted to a specialized jury, composed of the South Tyrolean architect Sandy Attia (MoDusArchitects), professor Alberto Ferlenga (IUAV University of Venice) and architect and teacher Enrico Molteni (EMArchitecture and University of Genoa).
“The prizes awarded for this edition go in the direction of reporting”, underlines the jury, “a general condition which concerns first of all the young age of the designers of the selected works, all deriving from design opportunities referring to the existing, which today seem to be the prevalent ones.
The ability to work in reality is the characteristic that unites the three projects awarded also for the limited dimensions of the interventions, from the scale of the minimal dwelling to that of the few and controlled signs in the landscape: with the intensity and energy of the young generations , together with a natural ambition that does not lead to radicalism but is resolved in simple gestures, full of sensitivity and judiciousness, from which fresh and contemporary works originate”.
According to Luca Ottoboni, member of the organizing committee of the Award: “I believe that this edition is a very encouraging sign and hope for the profession. The age of the winners is testimony to the great work that young architecture firms are doing to emerge in a context in which there is a certain lack of attention towards our role. In the winning works we noticed great responsibility towards the opportunities proposed, revealing developed ability and measured sensitivity of the architectural gesture. The typical ambition of young people linked to profound practical research in the use of materials and construction techniques results in a great sense of craft that is almost surprising for their age. I hope that this edition, in addition to being a fine example of professional practice, will also be a launching pad for these young studios.”
To conclude we wanted to ask the Arch. Matteo Faustini, what is hoped for the future of architecture.
The exhibition of all the participating projects is on display until 18 October in front of the Order’s headquarters, at the Magazzini Generali in via Santa Teresa 2.