GENESI DI UN PROGETTO
Il Teatro Ferrarini di Villafranca di Verona, intitolato alla soprano locale Alida Ferrarini, è stato costruito ex novo sulle fondazioni del cinema Metropol, demolito per fare spazio ad un nuovo centro di servizio alla comunità. L’intervento, frutto di una partnership tra il pubblico, Comune di Villafranca e Regione Veneto, e i privati è costato complessivamente due milioni di euro.
L’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia e l’Ordine degli Architetti di Verona ne hanno ripercorso le tappe di costruzione, con un focus sulla progettazione acustica della sala principale.
“Si tratta di un percorso di best practice nel campo progettuale – spiegano i presidenti dei due ordini, Matteo Faustini, architetti, e Matteo Limoni, ingegneri – poiché le soluzioni sono state studiate assieme a mano a mano che si affrontavano i diversi temi legati al funzionamento di uno spazio che avrebbe dovuto adempiere alla duplice funzione di sala polivalente e di teatro”.
L’arte diviene materia, l’ambiente si riscrive tramite la relazione tra l’uomo e lo spazio, con l’uso di tecniche evolutive e l’attenzione per i manufatti artigianali.
“Il Ferrarini è uno dei teatri più moderni della provincia, assieme al Camploy di Verona – spiega Mario Cognini, presidente della Commissione acustica dell’Ordine degli Ingegneri – costruito ex novo, è nato come auditorium, poi adeguato a teatro. Rappresenta un caso esemplare di come si approccia una corretta progettazione acustica in una sala: un elemento importante in un edificio che ospita rappresentazioni”.
Il progettista, l’architetto Lucio Merlini, racconta come ha concepito i volumi nel teatro “che è completamente sospeso nel vuoto e accessibile attraverso una serie di percorsi che collegano aree pubbliche con aree private, come garage e abitazioni e che si collega con l’edificio storico di via Pace. La sala-teatro è sia luogo della parola che della rappresentazione. Per questo abbiamo focalizzato l’attenzione sull’acustica, con il soffitto a linee curve che riprende l’andamento del pavimento. Il livello dell’acustica è da manuale, tanto che anche chi è posizionato nell’area più arretrata della sala, può sentire perfettamente”.
GENESIS OF A PROJECT
The Ferrarini Theater in Villafranca di Verona, named after the local soprano Alida Ferrarini, was built from scratch on the foundations of the Metropol cinema, demolished to make room for a new community service centre. The intervention, the result of a partnership between the public, the Municipality of Villafranca and the Veneto Region, and private individuals, cost a total of two million euros.
The Order of Engineers of Verona and the Province and the Order of Architects of Verona have retraced the construction stages, with a focus on the acoustic design of the main hall.
“This is a path of best practice in the design field – explain the presidents of the two orders, Matteo Faustini, architects, and Matteo Limoni, engineers – since the solutions were studied together as the different issues related to the functioning of a space that should have fulfilled the dual function of a multipurpose hall and a theater”.
Art becomes matter, the environment is rewritten through the relationship between man and space, with the use of evolutionary techniques and attention to artisanal artefacts.
“The Ferrarini is one of the most modern theaters in the province, together with the Camploy of Verona – explains Mario Cognini, president of the Acoustics Commission of the Order of Engineers – built from scratch, it was born as an auditorium, then adapted into a theatre. It represents an exemplary case of how to approach correct acoustic design in a hall: an important element in a building that hosts performances”.
The designer, architect Lucio Merlini, explains how he conceived the volumes in the theater “which is completely suspended in the void and accessible through a series of paths that connect public areas with private areas, such as garages and homes and which connects with the historic building in via Pace. The theater room is both a place of speech and of representation. For this reason we focused our attention on the acoustics, with the curved ceiling that reflects the shape of the floor. The acoustic level is textbook, so much so that even those positioned in the rearmost area of the room can hear perfectly.”